Cosa è
meglio fare se si è allergici al nichel? Quali cibi evitare?
Secondo le linee guida elaborate
dall’Organizzazione Mondiale per le Allergie, con la collaborazione
dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’assunzione di microrganismi
vivi come lactobacilli e bifido-batteri durante la gravidanza può
diminuire le probabilità di sviluppare nei piccoli dermatiti ed eczemi,
allergie alimentari, asma e riniti allergiche. La ricerca ha evidenziato che
l’assunzione di probiotici non solo in dolce attesa, ma protratta anche nel
periodo dell’allattamento e poi dati al bambino nel primo anno di vita
può abbassare sensibilmente – anche fino al 9% - il rischio per il neonato di
incorrere in allergie, con un beneficio molto più evidente per dermatiti ed
eczemi.
Una considerazione a parte merita il nichel, un metallo presente un po’ ovunque nel terreno, nell’aria, nell’acqua, in oggetti metallici di uso comune e quotidiano, ma anche negli alimenti. Dunque una sostanza che potrebbe suscitare una doppia allergia:
• Un’allergia da contatto, quanto vengono toccati o indossati oggetti che hanno al loro interno questa componente
• Un’allergia alimentare specie se si segue una dieta ricca di cibi di origine vegetatale nei quali le concentrazioni sono quattro volte superiori rispetto a quelle dei prodotti animali
Conoscere quali sono i cibi in cui il metallo è più presente può aiutare non solo a ingerire minori concentrazioni giornaliere di nichel, ma anche a controllare meglio la sintomatologia della dermatite.
I cibi ricchi di nichel:
• Cacao e cioccolato
• Semi di soia
• Farina d’avena, di mais e integrale
• Noci, mandorle
• Legumi freschi e secchi
• Cipolle, spinaci, asparagi, pomodori
• Margarina
• Pere
• Lievito in polvere
• Liquirizia
• Cibo in scatola, bevande e integratori contenenti nichel (il contenuto è verificabile dall’etichetta)
• Alcuni pesci quali tonno, aringhe, salmone, sgombro e crostacei
• Cavolfiore, cavolo, lattuga, carote
• Riso raffinato, farina bianca
• Marmellata
• Vino, birra e caffè
• Frutta fresca (ad esclusione delle pere)
• Alimenti aciduli che possono portare alla dissociazione del nichel dagli utensili di metallo usati nella preparazione dei cibi
I cibi con poco nichel:
• Pollame e carni magre e private del grasso
• Uova
• Pesci freschi o surgelati ad eccezione di quelli precedentemente citati
• Formaggi freschi e stagionati fra cui il Grana Padano, latte e derivati quali ricotta e yogurt
• Verdura (con le debite eccezioni)
• Cereali (a parte quelli non consentiti) e patate
• Olio extravergine di oliva a crudo
• Acqua, almeno 2 litri al giorno (preferibilmente oligominerale naturale)
Una considerazione a parte merita il nichel, un metallo presente un po’ ovunque nel terreno, nell’aria, nell’acqua, in oggetti metallici di uso comune e quotidiano, ma anche negli alimenti. Dunque una sostanza che potrebbe suscitare una doppia allergia:
• Un’allergia da contatto, quanto vengono toccati o indossati oggetti che hanno al loro interno questa componente
• Un’allergia alimentare specie se si segue una dieta ricca di cibi di origine vegetatale nei quali le concentrazioni sono quattro volte superiori rispetto a quelle dei prodotti animali
Conoscere quali sono i cibi in cui il metallo è più presente può aiutare non solo a ingerire minori concentrazioni giornaliere di nichel, ma anche a controllare meglio la sintomatologia della dermatite.
I cibi ricchi di nichel:
• Cacao e cioccolato
• Semi di soia
• Farina d’avena, di mais e integrale
• Noci, mandorle
• Legumi freschi e secchi
• Cipolle, spinaci, asparagi, pomodori
• Margarina
• Pere
• Lievito in polvere
• Liquirizia
• Cibo in scatola, bevande e integratori contenenti nichel (il contenuto è verificabile dall’etichetta)
• Alcuni pesci quali tonno, aringhe, salmone, sgombro e crostacei
• Cavolfiore, cavolo, lattuga, carote
• Riso raffinato, farina bianca
• Marmellata
• Vino, birra e caffè
• Frutta fresca (ad esclusione delle pere)
• Alimenti aciduli che possono portare alla dissociazione del nichel dagli utensili di metallo usati nella preparazione dei cibi
I cibi con poco nichel:
• Pollame e carni magre e private del grasso
• Uova
• Pesci freschi o surgelati ad eccezione di quelli precedentemente citati
• Formaggi freschi e stagionati fra cui il Grana Padano, latte e derivati quali ricotta e yogurt
• Verdura (con le debite eccezioni)
• Cereali (a parte quelli non consentiti) e patate
• Olio extravergine di oliva a crudo
• Acqua, almeno 2 litri al giorno (preferibilmente oligominerale naturale)
Flowermoon87
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